Chi vuole governare questo Paese deve fare i conti con il grande Nord.
La questione settentrionale è una costante della storia repubblicana.

Stefano Bruno Galli, Il Grande Nord (2013)

I Parlamenti nazionali conteranno sempre meno e la finanziaria sarà un fax che parte da Bruxelles.

Umberto Bossi (Congresso Federale della Lega Nord, Marzo 1998)

La generazione a cui toccò gettare le basi del nuovo Stato italiano non era certo consapevole delle contraddizioni fra cui viveva e operava; ma noi oggi invece quelle antinomie non solo le scorgiamo, ma siamo in grado di misurare anche in tutta la loro portata.

Gianfranco Miglio, Le contraddizioni dello Stato unitario (1969)

E se il nostro paese è ubertoso e bello, e nella regione dei laghi forse il più bello di tutti, possiamo dire eziandìo che nessun popolo svolse con tanta perseveranza d’arte i doni che gli confidò la cortese natura.

Carlo Cattaneo, Notizie naturali e civili su la Lombardia (1844)

E’ la stessa Costituzione (art 116 terzo comma), che ha delle grandi potenzialità sistemiche, rivoluzionarie dal punto di vista della riorganizzazione istituzionale del regionalismo, a offrire alle regioni di diritto comune, che sono virtuose e hanno i conti in ordine, l’opportunità di negoziare nuove competenze e risorse.

Stefano Bruno Galli, La Lombardia si merita l’autonomia, 2017

Qualcuno, considerando il fenomeno crescente delle “leghe” locali, immagina che, nella futura Europa “delle regioni”, potrebbe trovar posto una Padania organizzata e raccolta intorno ai lombardi, e “federata” con le altre parti d’Italia. È un sogno affascinante.

Gianfranco Miglio, Vocazione e destino dei Lombardi, 1989

Non basta che l’idea federalista venga affermata nelle pagine di un libro; bisogna che diventi programma politico dei partiti democratici. Il federalismo è utile economicamente alle masse del Sud, politicamente ai democratici del Nord, moralmente a tutta l’Italia.

Gaetano Salvemini, storico, politico e antifascista italiano, Critica Sociale, agosto-settembre 1900

Di fronte all’impersonalità e all’irresponsabilità – che sono i tratti specifici della degenerazione dei sistemi sui quali si regge lo Stato – l’unico rimedio è riscoprire le ragioni del federalismo personalista, che inchioda i governanti e i governati alle proprie responsabilità.

Stefano Bruno Galli, La fine dello Stato e la prospettiva federalista, 2008

La svolta federalista si configura come la risposta più credibile alla crisi dello Stato, sia sul piano interno che sul piano esterno.

Stefano Bruno Galli, La fine dello Stato e la prospettiva federalista, 2008

Le comunità territoriali sono i nuovi ambiti in cui la persona può trovare la propria specifica identità politica. Occorre assecondare questo processo, per arginare i risvolti deteriori della globalizzazione.

Stefano Bruno Galli, Autonomia e euroregioni, antidoti alla globalizzazione, 2008

Un popolo sa autodeterminarsi, autogovernarsi e auto-organizzarsi quando possiede un numero non esiguo di uomini e di donne davvero capaci di autonomia personale.

Ettore A. Albertoni, Statualità e centralismo in Italia, Quaderni di Postumia, 2020

Già oggi possiamo considerare l’autodeterminazione oltre che come un valore capace di rifondare la convivenza civile anche, sul piano della sostanza politica, come l’auspicata ed effettiva forma della sovranità culturale per il Terzo Millennio.

Ettore A. Albertoni, Statualità e centralismo in Italia, Quaderni di Postumia, 2020

L’Associazione Autonomia e Libertà, fondata nel giugno del 2021, si riconosce nei valori dell’identità, dell’autodeterminazione, dell’autonomia, delle libertà inalienabili e della fratellanza fra i popoli.
Il referendum per l’Autonomia promosso in Lombardia e in Veneto il 22 ottobre del 2017 costituisce il momento storico fondante dell’associazione: per sostenerne la concreta attuazione, l’associazione promuove attività in tutto il Nord.
A seguito dei risultati del referendum consultivo che vide la partecipazione di 5.300.000 elettori di Lombardia e Veneto, venne avviato formalmente il negoziato con il Governo per l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di Autonomia.
Poi l’Autonomia è stata di fatto eliminata dal dibattito politico per anni, fino alla nascita dell’Associazione fondata da Roberto Castelli, che ad oggi conta soci in tutto il Nord, e si afferma come un sicuro riferimento per gli autonomisti, federalisti, indipendentisti che sono alla ricerca di una casa politica e culturale.
L’Associazione si rivolge non solo ai cittadini che si riconoscono nella cultura politica dell'autonomia e del federalismo, ma soprattutto a tutti coloro che continuano ad essere schiacciati dallo Stato centralista, dall’assistenzialismo, dal costo esasperato della vita al Nord, dalle degenerazioni dei problemi strutturali mai risolti.
L’associazione è impegnata in un costante sforzo di attualizzazione del patrimonio ideale e della cultura politica autonomista rispetto al contesto degli Anni ‘80 e ‘90 del Novecento italiano. In particolare, si inserisce nell’attuale dibattito sull’Autonomia, cercando di “ri-alfabetizzare” un pubblico sempre più vasto sui temi della Questione settentrionale, del residuo fiscale, dell’identità regionale, della scuola e della manipolazione culturale.